La malattia ha un senso? E se sì quale?
Cosa troverai in questo articolo:
- 1
- 2 Sommario
- 3 Parole chiave
- 4 Introduzione
- 5 Gli obiettivi dello studio
- 6 Il conflitto psicologico, i quattro gradi di reazione allo stress e le quattro fasi della vita
- 7 Le quattro fasi della vita e la manifestazione della malattia
- 8
- 9 Parte destra e parte sinistra del corpo
- 10
- 11 La reazione psicologica ed i foglietti embrionali
- 12 Conclusione
Una nuova teoria che collega la reazione allo stress col tipo di malattia di Nader Butto: Meccanismo fondamentale delle malattie organiche.
del dott Nader Butto
Sommario
Capire i mecca
nismi biologici fondamentali delle molecole, delle cellule, dei tessuti e degli organi permette di porre le basi per nuove teorie sulla causa della malattia.
Questo articolo presenta una nuova teoria che mette in luce come l’intensità dello stress e il tipo di malattia nello stesso organo siano interconnessi con le quattro fasi della vita (eccitazione, espansione, contrazione e rilassamento).
L’intensità dello stress è determinata dall’equilibrio tra l’intensità dello stimolo e la capacità soggettiva di fargli fronte.
Nello stress acuto l’intensità dello stress può essere provocata da uno dei seguenti quattro gradi di paura (ansia, paura, panico, orrore), che sono collegati alle quattro fasi della vita.
Quando un conflitto traumatico non viene risolto, lo stress diventa cronico. In questi casi i modelli di risposta seguono le quattro fasi di reazione dello stress cronico (allarme, resistenza, adattamento, esaurimento) e possono diventare disadattati e dannosi.
Sia le quattro fasi dello stress acuto che quelle dello stress cronico sono in rapporto alle quattro fasi della vita; i loro blocchi portano alla malattia; il tipo di malattia di tale organo è determinato dalla fase bloccata. La parte destra o sinistra del corpo, meridiano o organo coinvolti dipendono dal sesso della persona coinvolta: la parte destra è legata al maschile e la sinistra al femminile.
A seconda di come viene vissuto il trauma sarà colpito un tessuto derivante da uno dei tre foglietti ectoderma, mesoderma ed endoderma. Nello specifico 1) quando si prova una minaccia di sopravvivenza viene coinvolto il tessuto derivato dall’endoderma. 2) se c’è un senso di perdita di sostegno viene colpito il mesoderma, 3) quando c’è un senso di separazione sarà coinvolto il tessuto derivato dall’ectoderma.
Questa nuova teoria rappresenta la base di un nuovo metodo per classificare la malattia che può aiutare i ricercatori a formulare nuovi obiettivi e sviluppare strategie innovative per la prevenzione, la diagnosi ed il trattamento della stessa.
Parole chiave
Quattro livelli di paura, quattro fasi dello stress, conflitto psicologico, tipi di malattia.
Introduzione
I progressi nelle scienze mediche hanno migliorato lo studio e la classificazione delle malattie, per alcune di queste una o più cause sono state parzialmente comprese, tuttavia per la maggior parte rimangono ancora un mistero e non possono essere facilmente identificate e caratterizzate a causa di un’alta percentuale di individui aventi differenti condizioni fisiche.
La ragione principale è che noi non stiamo applicando la definizione di salute stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ovvero “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di malattia o infermità” (WHO 1948). Infatti questa definizione si discosta dal modello medico che considera l’individuo come una macchina biologica, definendo la salute come assenza di malattia o infermità ed enfatizza il ruolo dell’intervento e della diagnosi clinica; inoltre, lo scopo delle cure è solamente quello di ottenere e mantenere i parametri fisiologici entro i livelli considerati normali. La dimensione spirituale è completamente ignorata e molti aspetti psicologici restano trascurati. È auspicabile un modello bio-psicosociale di salute che considera la fisiologia, la psicologia ed i fattori sociali come interconnessi e mette in evidenza il ruolo dello stress nello sviluppo della malattia.
La risposta allo stress consiste nelle alterazioni fisiologiche, comportamentali e psicologiche che avvengono nei confronti di un cambiamento nella salute e nel benessere di un individuo. È ampiamente riconosciuto che il benessere soggettivo varia considerevolmente da individuo a individuo; tuttavia il benessere è definito come uno stato mentale nel quale una persona si sente in grado di portare avanti i suoi progetti con un senso di amore, felicità e libertà (1).
Questa è la causa principale del malessere della maggior parte della popolazione e del continuo aumento delle malattie croniche con inefficaci misure di prevenzione. Numerosi disturbi originano dallo stress che gioca una parte importante nella causa e nell’aggravamento del malessere, specialmente in individui che hanno avuto esperienze prolungate e severe di stress.
Le ricerche hanno dimostrato che quasi tutti i sistemi del corpo possono essere influenzati dallo stress cronico. L’esposizione allo stress cronico può causare cambiamenti duraturi o permanenti nelle risposte emotive, psicologiche e comportamentali che influenzano con suscettibilità la malattia ed il suo corso (2,3).
Il modello corrente accettato che spiega la relazione tra stress e malattia è la sindrome generale di adattamento sviluppata da Hans Selye (4). Questo modello è basato sull’osservazione che ogni essere vivente risponde allo stress secondo schemi definiti e che è sempre la stessa “risposta non specifica del corpo a ciascuna richiesta” e non tiene conto dell’ agente che lo causa. Questo modello si focalizza sul raggiungimento o il mantenimento dell’omeostasi, che è la stabilità dei sistemi fisiologici che mantengono la vita. Pertanto, non fornisce una risposta alle seguenti domande: “Perché queste malattie dovute all’ adattamento hanno una manifestazione polimorfica se la causa è la stessa, ovvero lo stress? Come può lo stesso stress influenzare organi differenti e differenti tipi di patologia nello stesso organo?”. In un precedente articolo (5) è stato esposto un nuovo modello mente-corpo che descrive la correlazione tra il tipo di conflitto e il sito del corpo in cui si manifesta. Secondo questo modello, il corpo è suddiviso in sette segmenti; in ogni segmento una ghiandola endocrina è in relazione con uno specifico aspetto della vita. Il sistema degli organi è suddiviso in dodici gruppi, che sono in relazione col modo di processare l’informazione. Viene presentata una mappa topografica che connette le funzioni psicologiche con il corpo fisico. Tuttavia altre domande restano senza risposta: 1) Perché ci sono differenti patologie nello stesso organo anche se il conflitto psicologico è lo stesso? 2) Perché viene coinvolta la parte destra o sinistra del corpo? 3) perché differenti tipi di cancro si verificano nello stesso organo?
Questo articolo presenta una nuova teoria che spiega la ragione della manifestazione di malattie differenti nello stesso organo.
Gli obiettivi dello studio
Questo articolo presenta una nuova teoria che riguarda la relazione tra stress e tipo di malattia in un organo specifico. Inoltre, la teoria descrive la relazione tra la parte destra o sinistra dell’organo e del corpo e la causa dei differenti tipi istologici di cancro nello stesso organo. Inoltre dà un contributo unico alla letteratura offrendo una nuova descrizione della causa di specifiche malattie in organi specifici. Questa teoria è stata realizzata cercando la relazione tra le quattro fasi dello stress ed i quattro gradi di paura. Comprendere in quale
delle quattro fasi della vita si è verificato il blocco offre una nuova potenziale strategia terapeutica per raggiungere lo stato di salute come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il conflitto psicologico, i quattro gradi di reazione allo stress e le quattro fasi della vita
Tra i ricercatori c’è un interesse diffuso per ciò che concerne lo stress psicologico. Questo tipo di stress è stato coinvolto in una varietà di processi patologici, come malattia coronarica, cancro, bassa attività immunologica contro i patogeni, basso livello della qualità della vita, aumentata incidenza della depressione e del suicidio, più alti livelli di ansia, e aumento del consumo di alcol (6). Lo stress è generalmente definito come “una particolare relazione tra l’individuo e l’ambiente che è valutato dalla persona come ostile, consuma le sue risorse e compromette il suo benessere (7). Normalmente lo stress è una reazione naturale al conflitto con lo scopo di stimolare un’azione in risposta e gioca un ruolo essenziale di protezione dell’organismo di fronte ad una situazione minacciosa. Il grado di stress di cui si può fare esperienza in ciascun evento dipende dall’importanza dell’oggetto desiderato. La difficoltà dell’ostacolo da superare per ottenere l’oggetto desiderato dipende dall’intensità e dalla durata dello stress e dalla difficoltà o facilità di fargli fronte. Ogni difficoltà, problema od ostacolo incontrato nella vita è associato a uno dei quattro gradi di paura: ansia, paura, panico, orrore. Eventi associati all’ ansia e alla paura sono definiti conflitti, mentre quelli associati al panico e all’ orrore sono definiti traumi. Eventi causanti stress che possono essere adeguatamente elaborati e risolti velocemente danno uno stress positivo chiamato eustress. Questo tipo di stress conduce alla crescita intellettuale, all’evoluzione spirituale e al benessere. Tuttavia se l’evento è rifiutato si può convertire in un conflitto o trauma associato allo stress negativo o distress. Pertanto il distress si manifesta quando l‘agente stressante è più grande della capacità del sistema difensivo di mantenere l’omeostasi o quando l’energia del sistema di difesa (vitalità) è bassa. Nei suddetti casi l’agente stressante può essere percepito come significativo e condurre a distress sebbene la sua intensità sia bassa.
L’intensità dello stimolo è percepita in modo soggettivo e dipende dalla forza dell’ agente stressante e dalla capacità di affrontare il problema. La proporzione tra l’intensità dell’agente stressante, la prontezza ad assorbire lo stimolo e l ‘abilità di reazione si manifesta con i quattro gradi dello stress (8). La capacità di superare il problema dipende da tre fattori ovvero quello psicologico, biologico ed energetico:
- psicologico: valuta l’atteggiamento mentale ed emozionale e la loro abilità di far fronte a richieste che sono oggettivamente in relazione con la sostanziale capacità adattativa.
- Biologico: valuta la funzione di certi sistemi fisiologici del corpo (sistema endocrino o immunitario) che sono regolati da entrambe le condizioni, psicologica e fisica.
- Energetica: mette in luce e valuta lo stato di vitalità che rappresenta un’espressione dell’energia vitale disponibile per superare l‘agente stressante per mantenere l’omeostasi.
Una delle proprietà dei sistemi viventi è il pulsare dinamico con un ritmo in quattro fasi denominato le quattro fasi della vita (eccitazione, espansione , contrazione, rilassamento).
Questa pulsazione è anche l’espressione della forza della vita che è osservabile nelle funzioni meccaniche ed elettriche. La coppia eccitazione e contrazione del cuore è un tipico esempio di queste fasi. Questo fenomeno è presente in ogni cellula vivente e si può provarne l’esperienza nel corpo umano durante l’atto respiratorio, il ciclo mestruale, il rapporto sessuale, la gravidanza e numerose altre funzioni dove regolari pulsazioni producono una sensazione di vita e appagamento.
Le stesse quattro fasi si applicano alla reazione allo stress; nel caso di stress acuto, le fasi sono le seguenti: minaccia, organizzazione, contrazione, risoluzione o shock (9). Tra i fattori che conducono a stress cronici includiamo problemi legati alla vita di ogni giorno, carico eccessivo di lavoro, difficoltà finanziarie, senso di frustrazione durante gli ingorghi nel traffico cittadino, discussioni o difficoltà col partner o con la famiglia. La rabbia repressa che teniamo dentro in ognuna di queste situazioni o la colpa e il risentimento che proviamo verso gli altri o noi stessi conduce alla sindrome generale di adattamento che esercita effetti sull’ ipotalamo ed effetti specifici sulla corrispondente area o organo del corpo. Per esempio, un carico eccessivo di lavoro colpisce la tiroide e le vertebre cervicali, difficoltà finanziarie colpiscono i reni, disguidi coniugali il seno destro e così via. Tuttavia invece di scaricare questo carico di stress, lo teniamo dentro ed i suoi effetti si accumulano. Il conflitto può persistere per un lungo periodo di tempo ( per esempio doversi prendere cura della moglie afflitta da demenza) o essere anche di breve ma intensa durata e continuare ad essere rivissuto con un senso di oppressione sebbene l’ evento sia già terminato (una violenza di tipo sessuale) (10).
Lo stress provocato da questi conflitti diventa cronico ed attiva in risposta schemi psicologici e comportamentali che sono necessari alla sopravvivenza dell’individuo e della specie. Tuttavia questi schemi possono diventare disadattativi in caso di stress cronico (11-13), causando disfunzioni psicologiche e sfociare in malattia. Gli schemi di risposta comportamentale e psicologica possono essere bloccati in una delle quattro fasi dello stress cronico: allarme, resistenza, adattamento ed esaurimento. Ogni fase dello stress acuto e cronico è legata ad un grado di intensità della paura. Questo grado di intensità determina il blocco di una delle quattro fasi della vita.
Il primo grado di stress, quando l’intensità del fattore di stress è basso, è associato con l’ansia e può causare uno stato di tensione, allerta o aumentata consapevolezza e disturbi del sonno.
Il secondo grado di stress, quando il grado della reazione è proporzionato all’agente stressante, causa uno stato di allerta ed è associato al senso di paura.
Il terzo grado di stress, quando il grado dello stimolo eccede la capacità di assorbimento del sistema difensivo, è associato al panico che conduce al disturbo post traumatico da stress. Il quarto grado di stress, quando l’intensità dell’agente stressante supera la capacità di reazione del sistema difensivo, induce un intenso senso di orrore e impotenza; si manifesta come shock con paralisi motoria e sensoriale e conduce al disturbo post traumatico da stress.
Per esempio, se gli individui sono costantemente in ansia per il loro impiego lavorativo, la tiroide sarà bloccata nella fase di eccitamento causando ipertiroidismo. Se l’individuo vive nella costante paura di perdere il lavoro, la tiroide si bloccherà nella fase di espansione e si manifesterà come gozzo. Se l’energia vitale della ghiandola rimane sufficiente la malattia sarà gozzo con livelli normali di ormoni tiroidei o ipertiroidismo; se l’energia vitale della tiroide è bassa la malattia apparirà come gozzo con ipotiroidismo. Se il grado di paura è panico sarà bloccata nella fase di contrazione e apparirà come noduli. In base all’ energia alta o bassa delle cellule del nodulo avremo un nodulo caldo nel primo caso e freddo nel secondo. Se il trauma era associato ad una reazione di shock o ad un distress cronico, porta all’esaurimento, il blocco sarà nella quarta fase e avremo iposecrezione della ghiandola; inoltre, se l’energia vitale è severamente compromessa si manifesterà come cancro. Le malattie infettive sono la manifestazione di un blocco nella fase di rilassamento dovuto alla mancanza di energia e ipo-funzionamento delle cellule che vengono attaccate dagli agenti patogeni.
Le quattro fasi della vita e la manifestazione della malattia
In circostanze normali, tre minuti dopo il termine della situazione minacciosa, quando il danno reale o immaginario è stato rimosso, la risposta delle quattro fasi cessa, il corpo si rilassa e torna nello stato di normale omeostasi. Tuttavia se lo stress perdura nel tempo ed il corpo è incapace di fargli fronte è possibile che le risorse del corpo siano cronicamente bloccate in una delle quattro fasi della vita. Questo si manifesterà inizialmente come disfunzione fisiologica dell’organo e, in seguito, si trasformerà in una malattia organica. La fase bloccata determina il tipo di malattia che si manifesta nello specifico organo.
Esistono regole fisse che guidano la manifestazione della malattia secondo le quattro fasi dello stress ed il blocco di una delle quattro fasi della vita. Il blocco nella fase di eccitazione dovuta al ripetersi di minacce si manifesta come ipersensibilità e iper-attività dovuta alla eccessiva vigilanza e all’incremento della richiesta del tessuto funzionale. Tutte le ghiandole endocrine funzionano nella stessa maniera e manifestano lo stesso tipo di malattia secondo il blocco in una delle quattro fasi della vita. Per esempio, se la ghiandola endocrina è bloccata nella fase di eccitazione, conduce all’ iperattività, si può manifestare nella tiroide come ipertiroidismo, nel pancreas come iperinsulinemia, nelle ghiandole surrenali come ipercolesterolemia, nel sistema respiratorio come irritazione e tosse, nel sistema digestivo come dissenteria quando è coinvolto l’intestino tenue e colon irritabile nell’ intestino crasso, allergia nel sistema immunitario, aritmia nel cuore ed epilessia nel cervello.
Il blocco delle ghiandole nella fase di espansione si manifesta come iperplasia o cisti. Per esempio, si può manifestare nella tiroide come gozzo, nel timo come timoma, nelle ovaie come iperplasia e così via. Negli organi si manifesta come ingrossamento (splenomegalia,
epatomegalia, cardiomegalia, rene policistico) e nel cervello come idrocefalia, ecc. Nel sistema digestivo, sistema respiratorio, utero e vescica appare come ispessimento della mucosa con incremento di muco.
Il blocco nella fase di contrazione appare come noduli nelle ghiandole endocrine e nei seni. Contrazione nella muscolatura liscia, ad esempio, nelle pareti delle arterie come ipertensione. Nel sistema digestivo come spasmi esofagei, nel cuore come cardiomiopatia ipertrofica, nel cervello come morbo di Parkinson e nella pelle come scleroderma o ulcere della pelle se la contrazione è più severa (morbo di Burger). Nella mucosa del sistema digestivo come ulcera, ulcere gastriche, morbo di Crohn, colite ulcerosa, nell’ utero come metrorragia e nella mielina del sistema nervoso come sclerosi multipla, nel sistema muscolo- scheletrico come contrazione dei muscoli ed infiammazione alle articolazioni, come artrite reumatoide, spondilite anchilosante e ernie del disco.
Il blocco nella fase di rilassamento è la manifestazione di assenza di energia. Nelle ghiandole endocrine si manifesta come ipofunzione (ipotiroidismo, ipogonadismo, insufficienza surrenalica); se il livello di energia è veramente basso si manifesta come cancro. Nei muscoli appare come flaccidità, grave miastenia, ernia iatale, inguinale, addominale e ombelicale. Nel cuore si manifesta come cardiomiopatia dilatativa. Nel sistema nervoso centrale come depressione e morbo di Alzheimer. Tutte le malattie infettive ed il cancro sono blocchi nella fase di rilassamento. Il sistema nervoso raccoglie, trasferisce e processa le informazioni e le dirige velocemente agli altri sistemi organici. Perciò, la malattia nel sistema nervoso dipende dal segmento coinvolto, e dall’area del cervello che è specificatamente connesso.
Parte destra e parte sinistra del corpo
Maschi e femmine differiscono in molti modi. Queste differenze includono sia i fenotipi (14) biologici che i tratti psicologici (15).
Alcune di queste differenze sono influenzate da fattori ambientali (16,17). Sebbene ci siamo fondamentali differenze tra i sessi radicate nella biologia, ogni sesso ha la propria energia. L’incontro tra l’energia maschile dello spermatozoo e quella femminile dell’ovulo crea la vita. Queste energie sono presenti a prescindere dal sesso della persona (in ogni individuo coesistono anche se espresse in misura differente).
Questi due tipi di energia continuano ad essere nutrite dai genitori fino a circa l’età di ventun anni (18). La quantità di energia maschile o femminile può variare e dipende da numerosi fattori ambientali e dall’amore ricevuto dai genitori. Tuttavia, di solito i maschi
hanno più energia maschile e le femmine femminile con conseguenti differenze cerebrali tra i due sessi. Queste due energie si esprimono fisicamente e funzionalmente. L’energia maschile corrisponde alla parte destra del corpo e sinistra del cervello, mentre quella femminile alla parte sinistra del corpo e destra del cervello. Ricerche hanno evidenziato come i maschi tendano ad usare una parte del loro cervello (la sinistra per i ragionamenti verbali), mentre le femmine usano entrambe le aree celebrali per le reazioni di risposta visuale, verbale ed emozionale. La differenza nel cervello tra i sessi, che si riflette sui processi biochimici, può contribuire alla suscettibilità a specifici disturbi e influenzare specifici comportamenti. La parte sinistra del cervello controlla le funzioni maschili come assertività, logica, analisi, azione, controllo, aggressività, competitività, progettualità, resistenza, organizzazione, impeto, fiducia, cose concrete, sistematiche e interesse personale. Invece la parte destra del cervello sottende alle funzioni femminili come intuizione, sentimento, apertura e altruismo.
Nell’ uomo per far fronte allo stress viene attivata maggiormente la parte sinistra del cervello e la parte destra del corpo sente e reagisce allo stress. Nella donna è la parte sinistra del corpo che sente gli effetti dello stressor e ne determina la suscettibilità alla malattia.
Inoltre, nei maschi, la malattia si manifesta nella parte destra del corpo o dell’organo. Nelle donne nella sinistra. Per esempio, la paura di abbandono dal padre o dalla madre si manifesterà come polmonite rispettivamente nel polmone destro o sinistro. Per esempio, un uomo viene improvvisamente licenziato dal suo lavoro, lo stomaco sarà il sito della manifestazione della malattia, il meridiano dello stomaco nella parte destra sarà bloccato e apparirà dolore al ginocchio destro. In una donna questo apparirà nella parte sinistra del corpo. Per esempio, una donna che teme di morire svilupperà la patologia nel polmone sinistro mentre l’uomo in quello destro.
La reazione psicologica ed i foglietti embrionali
L’energia maschile e femminile presente negli individui determina la loro polarità magnetica che può essere positiva (indichiamo con un’asta un individuo che ha maggiore energia maschile), negativa (indichiamo con un triangolo un individuo con maggiore energia femminile), o bilanciata (indichiamo con un cerchio se le due energie sono in equilibrio tra loro). La polarità negativa femminile predilige il pensiero interiore, le idee, l’immaginazione (introversione), le sue caratteristiche sono ricettività, morbidezza, fluidità, la riconoscenza, il nutrimento, la sensualità, l’empatia, la flessibilità, le emozioni, l’attaccamento ed è dipendente dal contatto e dall’ amore. A causa dell’attaccamento e della dipendenza, eventi come la perdita dell’amore sono percepiti come paura per la sopravvivenza stessa. Il mondo psicologico interiore è percepito profondamente nel foglietto germinativo più interno. Infatti, i tessuti colpiti sono quelli derivanti dall’endoderma, come i rivestimenti interni del corpo: le membrane del tratto gastrointestinale, dei polmoni, del fegato, del pancreas e altre ghiandole che secernono nel tratto gastrointestinale e alcuni altri organi (il tratto genitale superiore, la vagina). Dalle cellule dell’endoderma derivano alcuni organi tra questi il colon, lo stomaco, l’intestino, i polmoni, il fegato e il pancreas.
La polarità positiva maschile è orientata verso il mondo esterno delle azioni, dell’eccitazione, delle persone e delle cose (estroversione), le sue caratteristiche sono focalizzate a raggiungere obiettivi, stabilità, forza, struttura, logica, determinazione, critica. Per questo motivo le persone attorno a lui lo evitano per eccesso di criticismo. Eventi relativi al mondo esterno sono percepiti nel foglio germinativo più esterno: l’ectoderma, da cui sviluppano certe “membrane di rivestimento esterno” del corpo che connettono il corpo con l’ambiente e lo proteggono dagli stimoli dannosi, come la pelle, il tessuto nervoso, il midollo surrenale, la ghiandola pituitaria, il tessuto connettivo della testa e del viso, occhi e orecchie (19). Gli individui con polarità bilanciata possono agire o con un piano strutturato nella mente o rimanere aperti a nuove soluzioni, si trovano tra la polarità interna e quella esterna. Eventi che connettono il mondo esterno ed i sentimenti interiori colpiscono i tessuti. Le cellule derivate dal mesoderma tra l’endoderma e l’ectoderma, danno origine a tutti gli altri tessuti del corpo, incluso il derma, la corteccia surrenale, il tessuto linfatico, scheletrico, la muscolatura liscia e il muscolo cardiaco, il tessuto connettivo (ossa, cartilagini), l’apparato urogenitale, il cuore, i vasi sanguigni (20). La maggior parte degli organi sono costituiti da tutti e tre i foglietti embrionali. La modalità con cui il trauma viene percepito ed interpretato determinerà quale foglietto sarà coinvolto nella malattia. In base a come viene vissuto il conflitto traumatico: come minaccia, mancanza di sostegno, perdita del contatto o/e connessione, saranno coinvolte rispettivamente le cellule derivate dall’endoderma, del mesoderma e dall’ ectoderma.
Per esempio, un uomo di cinquantasei anni che viene improvvisamente licenziato dal lavoro e non riesce a far fronte a questo conflitto. Lo stomaco sarà il sito del conflitto. Se il conflitto non si risolve, indurrà uno stress cronico che consumerà l’energia dello stomaco col risultato del blocco nella quarta fase, quella di esaurimento. Se la vitalità delle cellule dello stomaco scende sotto il livello critico, il potenziale di membrana si depolarizza e le cellule possono diventare cellule cancerose (21).
Tuttavia, ci sono differenti tipi di cancro nello stomaco (adenocarcinoma, miosarcoma, linfoma). Se il conflitto è stato vissuto come minaccia per la sopravvivenza per le difficoltà finanziarie, sarà coinvolto il tessuto derivato dall’endoderma e si svilupperà adenocarcinoma delle cellule della mucosa. Se il conflitto viene vissuto come perdita di sostegno da parte dei famigliari e della moglie, saranno interessate le cellule del mesoderma e si verificherà un miosarcoma. Infine, se il sentimento principale vissuto nel trauma è senso di colpa e mancanza di autostima la manifestazione cancerosa sarà un linfoma dello stomaco.
Conclusione
Evidenze scientifiche dimostrano che lo stress cronico molto probabilmente provoca cambiamenti protratti nel tempo o definitivi, che influenzano lo sviluppo e il decorso della malattia .Tuttavia, questo effetto, è descritto in letteratura usando il modello della sindrome generale di adattamento, il quale resta vago e non riesce a spiegare le specifiche manifestazioni negli organi o il verificarsi delle diverse patologie nello stesso organo. In un articolo precedente, ho parlato della correlazione esistente tra conflitto psicologico e manifestazione della malattia in un dato organo (5) dove spiegavo come il tipo di stressor determina l’organo o la ghiandola endocrina che saranno interessati. L’ area coinvolta dipende dalla relazione tra le sette ghiandole endocrine ed i sette aspetti della vita. Per esempio conflitti territoriali agiscono sulle ghiandole surrenali, la perdita di posizione nella società a causa di un danno fisico colpisce il pancreas e lo stress cronico legato al lavoro colpisce la tiroide.
Il modo con cui il conflitto agisce sull’organo e meridiani specifici è descritto nella medicina cinese. Per esempio, un evento inaspettato e non digerito colpisce lo stomaco, la paura della critica il colon, conflitti legati alla gravidanza o alla maternità l ‘utero, la separazione
conflittuale dalla persona amata il cuore, e cosi via. Questo articolo continua sulla linea dei precedenti, in cui malattie fisiche sono identificate come segni di conflitti irrisolti derivanti da stress cronico, considerando i fattori psicologici come la causa dello sviluppo della patologia, e connettendo lo specifico conflitto alla ghiandola o all’ organo.
In un altro precedente articolo (8) ho presentato la correlazione tra le quattro fasi della vita ed i quattro gradi di paura.
In questo articolo è formulata una nuova teoria che lega tra loro il grado di intensità con cui lo stress è percepito, i quattro gradi della paura, le quattro fasi della vita, ed i quattro tipi di manifestazione della malattia nello stesso organo. Il conflitto traumatico è causato dalla non accettazione di un evento nella vita, questo può trasformarsi in stress cronico, se non adeguatamente elaborato o espresso. I conflitti psicologici irrisolti o i traumi causano stress cronico che interferisce con l’attività elettromagnetica dello specifico organo, conducendo alla disfunzione fisiologica e alla suscettibilità alla malattia.
Il tipo di malattia che si manifesta nell’organo o nella ghiandola coinvolti dipende dal grado di paura ed intensità dello stress. Nello stress acuto l’intensità dell’agente stressante provoca uno dei quattro gradi di paura: ansia, paura, panico, orrore; ciascun grado è in relazione con una delle quattro fasi della vita. Quando il conflitto non viene risolto, lo stress si converte in cronico e lo specifico organo resterà bloccato in una delle quattro fasi della vita. Questo effetto determinerà il tipo di malattia che si svilupperà nell’ organo. Il coinvolgimento della parte destra o sinistra del corpo dipende dal coinvolgimento dell’aspetto maschile o femminile nel conflitto traumatico. Questo può spiegare perché, per esempio, viene colpito il polmone destro e non il sinistro, perché la placca aterosclerotica si trova nell’ arteria coronarica destra piuttosto che in quella circonflessa.
Infine, ogni tipo di cancro è l’espressione di un cambiamento dell’attività bioelettrica della cellula. Colleghiamo la reazione di shock nello stress acuto o l’esaurimento di energia nello stress cronico a questo cambio bioelettrico di energia. Inoltre, il tipo di cancro che appare nell’organo può coinvolgere tessuti derivati dai differenti foglietti germinativi. Come il trauma viene percepito è collocato in categorie denominate: sopravvivenza, perdita di sostegno, separazione. Quando il conflitto traumatico è vissuto come conflitto di sopravvivenza, viene coinvolto il tessuto derivante dall’ endoderma; se vissuto come perdita di sostegno è coinvolto il tessuto derivante dal mesoderma; quando viene vissuto come distacco o separazione, il tessuto deriva dall’ ectoderma.
Queste relazioni rappresentano la base per una nuova classificazione della malattia che può aiutare i ricercatori a identificare in modo preciso il conflitto psicologico che necessita di essere elaborato e risolto.
Lo scopo della terapia è quello di rinnovare il ritmo della pulsazione della vita secondo le quattro fasi della vita, elaborando il conflitto psicologico e risolvendo il conflitto traumatico e completando il processo di apprendimento. Questa è la base per ridurre lo stress e
ripristinare l’omeostasi.
Di fondamentale importanza è aumentare la vitalità introducendo dei cambiamenti nello stile di vita (sonno, alimentazione personalizzata, attività fisica e sessuale) è essenziale raggiungere lo stato di benessere, e prevenire lo sviluppo della malattia o la conversione di questa da acuta in cronica. Studi clinici aggiuntivi, includendo trial, sono la garanzia per confermare la correlazione tra conflitti psicologici traumatici e malattia, e dimostrare l’attendibilità di tali interventi.
del dott Nader Butto