Trasformare l’emotività con i Fiori di Bach
estratto dell’intervista a Giacomo Rossi, Naturopata, Esperto di Fiori di Bach
Cosa troverai in questo articolo:
- 1 Chi era il dottor Bach?
- 2 Cosa sono i Fiori di Bach
- 3 Come si utilizzano i Fiori
- 4 Si può lavorare anche su disturbi fisici con i Fiori?
- 5 Come si svolge una seduta di floriterapia?
- 6 I Fiori sono adatti anche ai bambini…
- 7 Sono efficaci i mix di Fiori che si trovano in commercio?
- 8 Effetti collaterali o negativi?
- 9 Come trasformare le reazioni emozionali?
Chi era il dottor Bach?
Il dottor Bach nasce a fine Ottocento nel cuore della rivoluzione industriale, in un periodo di grandi cambiamenti fortemente spinto verso la scientificità e non proprio propenso ad accettare quello che lui avrebbe proposto.
Medico immunologo, diventò famoso per la creazione di vaccini a partire da batteri intestinali utili per alleviare i disturbi delle malattie croniche.
Nel 1917 la svolta. I medici gli scoprono un tumore avanzato, pochi mesi di vita. Lui non si dà per vinto e direziona la sua attenzione su nuove ricerche. Con sua sorpresa, realizza che questo lavoro appassionante lo fa stare sempre meglio, gli accresce l’energia. Comincia a intravedere quelle connessioni con l’anima che poi sosterrà più avanti e l’importanza di dedicarsi alla propria missione di vita.
Inizia a studiare l’omeopatia, i vaccini come li aveva concepiti in passato non lo soddisfacevano perché derivavano da batteri intestinali. Con l’omeopatia, invece, riesce a creare 7 vaccini orali in forma di granuli risolvendo il problema delle siringhe e della loro sanificazione.
Diventa famoso e riceve importanti riconoscimenti.
Tuttavia era al mondo vegetale che voleva rivolgersi, era convinto che la Natura avesse tutto quanto occorre all’uomo per stare bene. Nel 1928 scopre i primi tre Fiori, Impatiens, Clematis, Mimulus, prepara i prodotti omeopaticamente e li utilizza sui primi pazienti.
Nel 1930 lascia l’attività di medico per partire alla ricerca dei Fiori. In 5 anni trova tutti e 38 i rimedi. I primi 12 li chiama i guaritori, gli altri sette gli aiutanti, gli ultimi 19 gli assistenti.
Nel 1936 muore lasciando solo due libricini sulle caratteristiche dei Fiori e sulle modalità di utilizzo. A lui interessava solo far comprendere che guarire è semplice, che la Natura ha tutto quanto occorre all’uomo e che quanto aveva scoperto fosse alla portata di chiunque.
Cosa sono i Fiori di Bach
Sono essenze di fiori selvatici, in tutto 38. Uniche due eccezioni sono Rock Water, acqua di sorgente, che non è un fiore, e Cerato, fiore che viene coltivato perciò non selvatico e anche non europeo.
I metodi di preparazione che il dr Bach ha utilizzato sono due: la solarizzazione e la bollitura, venti Fiori da trattare col primo modo e i restanti 18 con l’altro.
La procedura è semplice. In una ciotola di vetro sottile riempita con acqua pura di sorgente (meglio se è nei pressi della raccolta dei fiori) si pongono i petali del fiore e si lascia il tutto a diretto contatto del sole per 3-4 ore. L’acqua si carica dell’energia del fiore, l’informazione passa all’acqua. Da qui si preparano le tinture madri con l’aggiunta di brandy, le stock bottle, da cui si fanno i rimedi.
La bollitura dei fiori, anche con i ramoscelli, è con acqua di sorgente.
Tutto questo si può preparare facilmente da soli.
Come si utilizzano i Fiori
Nel metodo originale, tramite l’assunzione del mix di fiori specifico, in 4 gocce per 4 volte al giorno, ma è possibile farlo anche più volte al giorno.
Altro metodo è l’assunzione del fiore singolo, quello collegato al disturbo specifico, le gocce possono anche essere disciolte nell’acqua che si beve durante il giorno.
I Fiori di Bach hanno un ampio utilizzo, anche in associazione con oli essenziali, prodotti fitoterapici, creme, e tanto altro…
Le persone che assumono i Fiori registrano subito un aumento di vitalità. Il Fiore individuato è “giusto” quando risuona con lo stato emozionale. Su ognuno agisce con sfumature diverse, a volte anche tramite l’intuizione che aiuta a comprendere e a risolvere il proprio disagio, altre volte evidenzia il problema dall’esterno, da un altro punto di vista, in modo che un certo stato emozionale possa diminuire la sua carica.
Il Fiore aiuta a trasformare, è un aiutante ma siamo sempre noi a fare il vero lavoro.
Si può lavorare anche su disturbi fisici con i Fiori?
Bach trattava le malattie per alleviarle, sicuramente il disturbo fisico ne beneficia. L’importante è però l’approccio alla malattia, il vederla come uno strumento che l’anima usa per comunicare con noi, per aiutarci a riallineare il corpo con la parte più spirituale, a riconnetterci alla nostra essenza nel senso di quanto siamo chiamati a fare.
Banalmente, una malattia ci tiene a letto perché ci impone una pausa…
Può risultare fondamentale lavorare sulle nostre reazioni rispetto al problema che viviamo, oppure a un certo evento.
I Fiori evidenziano le situazioni per portarle alla nostra attenzione ma poi sta a noi agire.
Il sintomo non è qualcosa da sopprimere ma un’opportunità per rilevare quanto non vedevamo con le nostre risorse, i Fiori ci aiutano a trovarle.
In alcuni casi di problemi gastrointestinali, ho rilevato come i Fiori abbiano aumentato il disturbo solo per i primi due giorni lasciando che scemasse, dal 3° giorno, in poi fino a scomparire.
Come si svolge una seduta di floriterapia?
Si basa sull’ascolto, il terapeuta deve saper cogliere le parole chiave per poi individuare il fiore adatto. I Fiori possono essere utilizzati in tutti gli ambiti, la kinesiologia è uno di questi. C’è anche chi li testa con il pendolo.
Le consulenze possono anche essere fatte online. A mio avviso, non cambia nulla, se il terapeuta è predisposto non esiste la distanza, si può perdere qualcosa del linguaggio non verbale ma è l’apertura all’intuizione che fa la differenza per individuare l’essenza adatta.
I Fiori sono adatti anche ai bambini…
tenendo presente però che il disagio del bambino riflette quello dei genitori, in particolare della madre, per cui è necessario lavorare con gli adulti prima di tutto.
Come con i bambini, i Fiori hanno un effetto immediato e veloce anche con gli animali, entrambi, infatti, non hanno resistenze.
Sono efficaci i mix di Fiori che si trovano in commercio?
Il Rescue Remedy è l’unico mix creato dal dr Bach. Lui l’aveva utilizzato anche negli svenimenti per la sua qualità di riportare al presente in stato di shock.
Il Rescue Remedy è utile anche in caso di traumi, situazioni forti o di fobie…
I vari mix in commercio non ritengo siano utili poiché si basano su statistiche, quindi, situazioni generalizzate, per giunta, relative ai prodotti allopatici. Ma soprattutto eludono la questione dell’unicità della persona. Le soluzioni predefinite non hanno senso poiché ognuno ha un vissuto e delle reazioni assolutamente specifiche!
Effetti collaterali o negativi?
Nessuno. A livello chimico il brandy potrebbe esserlo!
I Fiori di Bach si possono usare anche insieme a tutti i medicinali.
Un effetto indesiderato potrebbe essere l’acutizzazione di un sintomo, ma è temporanea e funzionale al Fiore per evidenziare il disagio.
Come trasformare le reazioni emozionali?
Una reazione parte improvvisa, ciò che aiuta a trasformarla è l’attenzione e l’osservazione. Se riusciamo a farlo senza giudizio, critica o limite, dall’inizio alla fine abbiamo fatto un lavoro enorme. Tendiamo a identificarci con le nostre reazioni, ad esempio con la rabbia. Se la guardiamo dall’esterno, però, possiamo esercitarci a prendere le distanze da essa per il solo fatto che siamo anche altro. Solo osservandola la possiamo cambiare, non dando la colpa all’altro. Tutto questo diventa come un fuoco alchemico che trasforma.
È difficilissimo essere presenti a sé stessi, nonostante questo sia uno strumento molto potente di cui possiamo beneficiare.
estratto dell’intervista a Giacomo Rossi, Naturopata, Esperto di Fiori di Bach