Kinesiologia emozionale a distanza, è possibile?
estratto della diretta con Yana K. Duskova Madonno
Cosa troverai in questo articolo:
La kinesiologia…
è un modo per dialogare con il nostro sistema strutturale biochimico, energetico ed emozionale attraverso il test di un qualsiasi muscolo del corpo.
Una sorta di macchina della verità perché permette di capire, mediante il semplice linguaggio di un sì o di un no, quali affermazioni, sostanze, situazioni, oggetti, parti del corpo creano stress in un certo momento turbando, in qualche modo, l’equilibrio energetico e fisiologico della persona.
Tutti i muscoli del corpo, oculari, delle gambe, della schiena, del diaframma possono essere utilizzati per questo test che è in grado di rivelare se la situazione che stiamo pensando, l’oggetto che stiamo toccando, l’affermazione che stiamo dicendo ci turba a livello profondo. È un tipo di test che può essere oggettivo se rimane nell’ambito muscolare.
La kinesiologia dà voce all’inconscio e consente di individuare quanto provoca stress e che il sistema nervoso sente di dover compensare in un certo momento.
Due sono i risultati possibili del tes: forte o debole, senza nessun grado intermedio.
La kinesiologia risulta uno strumento utile in vari ambiti, per capire se un meridiano energetico sta funzionando come dovrebbe ma anche per individuare quei campi energetici che possono essere fonte di stress. Se dormire su un nodo di Hartmann è fonte di stress o dannoso per la persona, il test risulterà debole.
C’è una differenza tra il test muscolare ed energetico.
Anche le credenze possono essere rilevate. Se, ad esempio, il desiderio di abbondanza economica, dà un segnale forte vuol dire che tutto il sistema è d’accordo. Se il segnale risulta debole la parte energetica emozionale sta indicando che questo desiderio è fonte di stress.
Come si differenzia la kinesiologia emozionale?
La kinesiologia è uno strumento in grado di rilevare le varie dimensioni della persona, anche quella emozionale, quando non si vive con serenità, ad esempio, andando a testare emozioni, bisogni…
Il protocollo RD, da Rolando Dini, il suo ideatore, che utilizzo, è a prova di autosabotaggio. Parte da un disturbo fisico emozionale per verificare i conflitti, gli stati emozionali irrisolti in cui si inciampa regolarmente. Con questo protocollo si risale al momento della vita, all’evento da cui parte il disagio, disturbo, che può anche essere legato a qualche affermazione. Si indaga quindi sulle emozioni dietro ad esso, tenendo presente che spesso i disagi sono legati energeticamente alle memorie cellulari. In questo caso, risulta determinante essere in grado di lavorare su una certa memoria energetica per arrivare a sciogliere lo schema ripetitivo della persona e perché il corpo possa anche beneficiare di eventuali cure.
Sono tanti i disagi emozionali che la kinesiologia può risolvere.
Viene usata spesso in abbinamento a percorsi di coaching per raggiungere traguardi, obiettivi professionali, dove la volontà arriva solo fino a un certo punto e per questo è necessario intervenire sui blocchi emozionali o sulle credenze che ereditiamo e che ci portiamo dentro.
Lo stesso vale per i sintomi fisici, che spesso si risolvono per un po’ e poi riappaiono. Anche qui si deve andare a riconoscere il conflitto, il blocco energetico o emozionale sottostante.
In poche parole, la kinesiologia è in grado di intervenire là dove oltre non si può andare. Per questo è un grande supporto per i professionisti della salute, anche nella psicoterapia. Inoltre, aiuta a individuare il rimedio, il Fiore di Bach, anche il cristallo che maggiormente risuona con la persona.
Come si può lavorare a distanza con la kinesiologia?
Si sfruttano i principi della fisica quantistica. Tutti siamo collegati energeticamente da un campo dove spazio e tempio non esiste. Con le tecniche giuste è possibile collegarsi anche a distanza. Dopo aver chiesto il permesso, l’operatore può sostituirsi all’altro ricevendo le risposte utili proprio per chi vi si sottopone. Eseguo il test su di me come se io fossi l’altro collegandomi al suo campo quantistico.
Ritengo questo metodo molto comodo e pratico al punto che lo utilizzo anche in presenza poiché la persona va meno in sabotaggio o stress e ha meno bisogno del controllo e non si interrompe per paura nella risposta. In pratica, è più veloce e la persona fa meno fatica. È però fondamentale testare la volontà profonda, inconscia della persona di sottoporsi al trattamento. E, spesso, le risposte contrastanti possono mandarla in confusione…
Ci vuole esperienza e sensibilità per fare una seduta a distanza.
Per questo, verifico prima di tutto che sia il campo energetico della persona a rispondere e non il mio.
Ci sono anche persone che la prima volta hanno bisogno di fare il test fisico per poi lasciarsi andare nella seduta a distanza successivamente.
Consiglio a tutti di provare la bellezza dei test kinesiologici nel verificare come il corpo risponde. L’importante è scegliere operatori esperti e non manipolatori che vogliono stupire con un effetto scenico.
Fondamentale è che il paziente entri in sintonia con l’operatore o anche che riconosca eventuali convinzioni limitanti per cui, ad esempio, può non ritenere possibile poter fare una seduta dietro un video. Siamo davvero collegati a livello profondo. Certo la stretta di mano, l’abbraccio, il contatto fisico sono impagabili. Per alcune persone questo fa la differenza, per cui è da tenere sempre presente che alla base di tutto c’è sempre il sentito, la credenza della persona.
Poi c’è anche la kinesiologia organica, che viene usata per verificare quali sostanze alimentari possono portare intolleranze o allergie. Tengo a sottolineare che esse sempre arrivano per una credenza o un blocco energetico emozionale che, se guardato, può sciogliere anche l’allergia in tempi più o meno lunghi.
Come si svolge la seduta?
Si verifica innanzitutto che lo strumento-muscolo funzioni bene.
Si eseguono dei pre-test per fare in modo che la persona sia sul pezzo. Si passa a verificare la sua volontà, poi il test sulla parte che dà stress per trovare nel presente l’affermazione, la credenza limitante, poi si va a vedere nel passato cosa è successo cercando di portare l’attenzione a quando la credenza si è innescata.
In seguito, si possono trovare le integrazioni energetiche: esercizi, Fiori di Bach, cristallo, etc. utili per la persona.
Ad esempio, nel non permettersi di trovare un partner può esserci un patto fatto inconsciamente (se non sposo quell’uomo non sposerò nessuno…). L’impatto e la forza di certe affermazioni può davvero bloccare la vita, anche come conseguenza della grande eredità familiare che ci portiamo dentro.
estratto della diretta con Yana K. Duskova Madonno