Dalle Leggi Biologiche alla Medicina Biologica Emozionale
Estratto della diretta con Fabrizio Camilletti
Operatore olistico, ideatore della Medicina Biologica Emozionale®
Da 12 anni è in corso un’evoluzione in fatto di lettura dei conflitti e dei sintomi.
Il sintomo, infatti, implica una visione più ampia del problema fine a sé stesso. I disagi sono istruzioni per camminare nella strada della vita. Come esseri viventi siamo portati ad evolverci nel corso dei millenni, come esseri umani è importante il nostro contributo all’evoluzione.
Siamo destinati a crescere, a evolverci, a stare bene.
Il sintomo allora è un messaggio del corpo che ci fa comprendere che dobbiamo cambiare quella parte di noi che ci impedisce di evolverci.
La Natura cerca sempre il miglior equilibrio possibile cercando di eliminare quanto lo blocca, in un processo che spinge in questa direzione. Ignorare i messaggi causa l’aumento del sintomo o allontana dallo stato di benessere.
Ogni disagio è un segnale che quanto stiamo vivendo non è in sintonia con noi.
Possiamo definire due tipi di conflitti o sintomi. Quelli occasionali, legati più a uno stato del momento, ad esempio, mangiamo più del necessario, il corpo sente che questo non va bene e ci fa sentire appesantiti. La situazione che abbiamo creato mangiando di più non ci fa star bene e c’è la necessità di ripristinare un equilibrio più in linea con noi. Una causa-effetto che si risolve abbastanza facilmente.
Poi ci sono altri tipi di sintomi che portiamo inconsapevolmente, nascono nella nostra infanzia e si manifestano quando nell’ambiente compare una situazione che li richiama per essere risolti, un po’ come un debito. Se ignoriamo questa informazione che l’ambiente ci porta e che ci fa capire che per il nostro processo evolutivo non può più rimanere in noi quel blocco antico, il corpo sviluppa un sintomo.
Quando il sintomo esplode in maniera più invasiva va però trattato in un altro modo.
L’aspetto emozionale fa risaltare questi aspetti: perché il sintomo si manifesta adesso? cosa c’è nel mio ambiente? qual è l’elemento di richiamo della mia infanzia?
La Biologia è molto semplice, ma per noi, che siamo più portati verso la logica della razionalità e non della vita, non è facile comprendere il suo senso biologico.
Cosa troverai in questo articolo:
- 1 La mappa del corpo umano
- 2 Sintomi, occasioni indispensabili per il nostro miglioramento
- 3 quali domande dobbiamo farci per rispettare i tre parametri di Adattamento, Identità e Conquista?
- 4 In cosa si differenziano la Medicina Biologica Emozionale e l’approccio delle 5 Leggi Biologiche?
- 5 Come aiutarci con gli strumenti che la Biologia mette a disposizione?
La mappa del corpo umano
È qualcosa di straordinario e semplice. Tutto è davanti ai nostri occhi e non ce ne accorgiamo.
Gli stimoli dell’ambiente sono necessari alla vita. Ogni parte del corpo, oltre ad avere una funzione fisiologica, ne ha anche una specifica per entrare in comunicazione con l’ambiente intorno a noi. Per capire come il corpo vive dobbiamo conoscere il senso biologico di sua ogni parte e come si sviluppa nell’ambiente.
Quando il corpo mostra sintomi vuol dire che le informazioni tra il corpo e l’ambiente sono alterate.
Ad esempio, le ginocchia ci permettono di muoverci più facilmente e tantissime altre cose, ma di esse ci accorgiamo solo quando sono impedite per un qualche incidente o disturbo.
Le ginocchia servono per superare gli ostacoli che appaiono nella nostra vita. Materialmente, servono per farci fare le scale, etc, ma a livello emozionale parlano della capacità di superare un problema o degli ostacoli. Questo è possibile proprio perché nel corpo ci sono tessuti con funzioni emozionali. Se mi sento bloccato nell’ambito lavorativo e non riesco a superare delle difficoltà le mie ginocchia diventano deboli, non perché io non sia in grado di superarle, ma perché credo di non poterlo fare, per via del meccanismo mentale per cui faccio esistere il problema e il corpo reagisce per una mancata funzione. È per questo che il nostro corpo è una mappa.
Se mangiamo un cibo tossico il nostro intestino se ne accorge ma se viviamo una relazione tossica se ne accorge ugualmente, così scopriamo disturbi come colon irritabile, etc.
Va aggiunto, che ciò che sta nel nostro corpo lo troviamo anche nell’ambiente, per cui se il nostro intestino vive un’infiammazione per aver “ingerito” qualcosa di tossico abbiamo la certezza assoluta che anche nel nostro ambiente c’è qualcosa di tossico. Questo perché il corpo reagisce alle situazioni che legge dall’ambiente come stimolo per consentirci, grazie al processo evolutivo, di eliminare quanto è tossico dal nostro territorio.
Ogni sintomo è un richiamo ambientale ed emozionale.
Sintomi, occasioni indispensabili per il nostro miglioramento
I sintomi sono legati agli organi e tessuti che rispondono alle situazioni “ambientali”, hanno un loro equilibrio che risponde alle leggi della fisiologia ma anche all’ambiente.
Nel rapporto con l’ambiente (ambiente è tutto quello che è fuori di noi, che viene in contatto con noi, sia le persone che lo spazio fisico, un po’ tutto) rispondiamo a tre elementi fondamentali della nostra vita, l’adattamento, l’identità, la conquista. Essi stabiliscono l’equilibrio, con noi stessi e con l’ambiente intorno a noi. Per arrivare a questo dobbiamo rispondere non solo alle Leggi Biologiche ma anche ai Principi Biologici. Non mi basta sapere come il mio corpo reagisce ma devo sapere anche come io reagisco in quel determinato ambiente o situazione.
L’uomo si differenzia dall’animale perché quest’ultimo risponde in modo istintuale, sulla base dello stato del momento, cioè, a ogni stimolo reagisce in base al ruolo che ha nel suo ambiente (il capobranco aggredisce chi entra nel suo territorio). Per l’uomo è diverso, egli non reagisce più secondo l’istinto ma secondo le sue potenzialità, che sono gli aspetti che memorizza nell’infanzia.
Questo fa vivere realtà diverse con persone diverse: se entra qualcuno nel mio territorio, in casa mia, non lo sento come un nemico ma lo ascolto oppure lo mando via se non mi piace, sempre rimanendo all’interno di Leggi e Principi della Biologia. Ma dobbiamo sempre mantenere i tre parametri di adattamento, identità e conquista. In questo siamo aiutati dalle nostre alterazioni, disfunzioni, sintomi, che arrivano quando uno di essi non viene mantenuto rispetto all’ambiente.
Molte coppie a un certo punto della loro vita entrano in crisi, la comunicazione diventa difficile, quello che ieri andava bene non va più bene, e i due partner non sanno, spesso, neanche il motivo. Cosa succede? Se perdiamo la nostra funzione nello spazio che abbiamo creato saltano tutti i parametri. Dovrei essere il lupo alfa del mio territorio, con un ruolo, una posizione, ma se lo dimentico e faccio altro, il mio corpo mi ricorda che sto perdendo il mio ruolo, la ma identità con il sintomo che serve proprio a richiamare questo.
La difficoltà è che non comprendiamo il motivo per cui stiamo litigando, abbiamo perso interesse in ciò che facciamo, ma, senza saperlo, è perché non stiamo più mantenendo il rispetto di Leggi e di Principi Biologici. È come se dimenticassimo quanto siamo chiamati a fare! È come comprare un cibo da mangiare, dimenticarlo e lamentarsi che non c’è nulla da mangiare. Questo esempio può essere banale ma quando perdiamo alcune funzioni il corpo ci fa vedere dove stiamo andando, è tutto chiaro alla nostra Biologia.
Quando dobbiamo prendere una decisione importante,
quali domande dobbiamo farci per rispettare i tre parametri di Adattamento, Identità e Conquista?
Prima di tutto la conquista. Ti viene chiesto di uscire insieme a qualcuno, la prima cosa da fare è sapere se lo vuoi veramente, se ti senti parte di quella unione a cui sei chiamata, se ti senti di avervi un ruolo. Riguarda la scelta, se il tuo sì è pieno oppure è un sì di convenienza, per compiacere l’altro, in quest’ultimo caso non stai tirando fuori te stessa.
L’adattamento è qualcosa di più profondo: dovresti chiederti perché lo fai, e se è un sì oppure un no, senza risposte intermedie. Qui è come parlare con la propria parte più interna. Spesso però, è necessario prima vivere “digerire” le situazioni per comprendere se davvero era un sì.
Il sintomo è una correzione della realtà. Ma mantenere costantemente il sì per piacere agli altri fa entrare in una condizione seria. Diversamente dal sintomo occasionale dove possiamo parlare di causa-effetto.
In cosa si differenziano la Medicina Biologica Emozionale e l’approccio delle 5 Leggi Biologiche?
Devo raccontare qualcosa della mia vita.
All’inizio del Duemila, per diversi motivi, ho avuto la fortuna di frequentare il dottor Hamer in Norvegia, anche per motivi di studio. Ho tradotto con una madrelingua tedesca, la tabella sinottica scritta da Hamer, la mappa del corpo legata all’aspetto conflittuale, dove c’era tutto. Una bibbia per me, ma per Hamer era solo un piccolo strumento neanche essenziale, poiché il suo approccio al paziente prevedeva domande su aspetti più ampi.
Tutti sanno risolvere un problema causa-effetto in base alle tabelle sinottiche ma la vera soluzione è comprendere quando una patologia diventa una malattia cronica, un tumore.
Le Leggi Biologiche spiegano tutto? – gli chiesi una volta.
Lui rispose: la 5° Legge Biologica spiega tutto.
Qual è il senso di questa Legge? Dice che viviamo in un mondo olistico e che non possiamo sganciare l’ambiente dall’individuo, che l’ambiente non è scisso dall’individuo neanche nell’aspetto della conflittualità, per cui tutto ciò che egli vive come conflitto non è altro che un processo creato dall’individuo stesso. Ciò significa che dobbiamo comprendere la storia della persona e perché persistono i suoi stati conflittuali.
Per questo, abbiamo le prime tre Leggi che spiegano come si manifesta un sintomo a livello locale, ad esempio, mangio il triplo di quello che devo e il mio stomaco, l’intestino reagiscono a questa realtà.
La 4° Legge mette in relazione virus, batteri, funghi.
La 5° Legge dice che dobbiamo leggere tutto. In relazione ad essa, Hamer affermava che era necessario studiare come integrare tutto questo sistema e, per questo, mi fornì delle indicazioni che sono state per me un elenco incomprensibile, da decifrare.
Ho impiegato diversi anni per fare in modo che questa 5° Legge diventasse la modalità di aiuto, di lavoro, e per comprendere perché l’individuo incontra nella sua vita quel conflitto. Nella visione che la Natura ama gli esseri viventi che ha creato, non può essere possibile che quel conflitto lo distrugga, né va combattuto, ma è fondamentale leggerlo, comprenderlo e farlo diventare qualcosa che può e deve far crescere l’individuo.
Medicina Biologica Emozionale e Nuova Medicina Germanica non si differenziano, tra loro c’è una continuità, non possiamo fermarci alle Leggi Biologiche perché lavoriamo solo sul sintomo locale, va compreso se esso è legato all’organo oppure fa parte di un aspetto più ampio dove l’individuo che lo soffre ne è il protagonista.
Come aiutarci con gli strumenti che la Biologia mette a disposizione?
Sono tanti gli strumenti che possiamo utilizzare, ma prima di tutto è necessario comprendere il senso biologico, cioè, chiedersi “perché mi capita questo, che senso ha?”. La risposta non deve essere “per sfortuna” o “perché capitano tutte a me” ma il senso che ha rispetto alla vita. Già così si intravede la direzione da prendere…
In secondo luogo, conoscere le funzioni del corpo, la mappa, che fa capire il contenuto, in pratica, dove guardare.
Ma, per aiutarci davavero, la differenza la fa questo terzo elemento, il nostro potenziale, che è la parte più ferita di noi e che ci portiamo dietro da sempre. Comprendere che il nostro potenziale è anche l’abbandono, il rifiuto, memorizzati nella nostra vita, ma anche l’ansia , questo diventa il passaggio che fa sbloccare lo stato emotivo dell’infanzia e permette il cambiamento nell’oggi.
Gli strumenti sono molti e ci permettono di comprendere non il conflitto fine a se stesso ma perché quel conflitto ci viene a chiamare, che è il passaggio che ci fa fare la differenza, capire come le relazioni servono per tirare fuori tutto di noi, e gli aspetti della quotidianità parlano esattamente di tutto quello che ci stiamo negando, se li vediamo come conflittuali.
Queste sono le letture da fare…
Estratto della diretta con Fabrizio Camilletti
Operatore olistico, ideatore della Medicina Biologica Emozionale®