Oltre la pelle
Estratto della diretta con
Dermatologa, Esperta in Nutrizione, Omotossicologia, Astrologia Quantistica
Per curare la pelle bisogna “andare oltre la pelle”
La pelle è un organo meraviglioso, uno specchio che riflette la nostra salute interna e interiore. Per questo, ci chiede di andare alla radice, oltre la superficie.
Il metodo Oltre la pelle è nato dalla mia esperienza personale. La mia pelle, apparentemente perfetta ha una psoriasi e una rosacea. Quando me l’hanno diagnosticata mi sono resa conto che le creme, pur importanti, non bastavano, la psoriasi aveva bisogno di un ascolto più profondo e di un approccio a 360°.
Grazie non solo alla mia esperienza diretta ma anche a quella dei miei pazienti, i miei maestri più grandi, ho ideato questo metodo “Oltre la pelle” basato sull’idea che per avere una pelle sana bisogna lavorare su più piani, fisico, emozionale e mentale e anche su un quarto livello, non per tutti, di cui parlerò più avanti, al termine del viaggio nell’universo pelle.
Ci sono pazienti su cui occorre concentrarsi più su un livello che sull’altro.
Cosa troverai in questo articolo:
Il primo livello
Il primo protagonista del livello fisico è l’intestino, su cui vanno focalizzando sempre più l’attenzione i miei colleghi e gli operatori del benessere.
Pelle e intestino sono tutt’uno. Sano uno, sano l’altro.
Per il piano fisico parliamo di alimentazione e microbiota intestinale. L’intestino agisce direttamente sulla pelle per cui l’alimentazione ha un ruolo doppio, diretto e indiretto, può infiammare l’intestino o alterare il microbiota.
Una delle funzioni della pelle è l’eliminazione, è uno degli organi emuntori, se abbiamo un corpo intossicato provvede a eliminare scorie al posto nostro. Perciò se abbiamo un’alimentazione che aumenta il carico tossinico la pelle lo sfoga manifestandolo. Mangiare più sano diventa quindi cruciale.
Una mia paziente affetta da rosacea lamentava il disturbo della stitichezza. Se il corpo non riesce a eliminare sufficientemente gli scarti, la pelle se ne fa carico. Affrontando questo disturbo su più livelli ho constatato che ci possono essere notevoli miglioramenti.
Lavoro con la fitoterapia e la medicina naturale e spesso indico la bardana, una pianta amica della pelle, eccezionale, drenante, con un doppio effetto, oltre a pulire la pelle elimina anche le tossine emotive.
Ci sono anche alimenti che agiscono direttamente sulla pelle. Pensiamo all’acne: è stato ampiamente dimostrato che zuccheri e latticini vanno a stimolare e a infiammare le ghiandole sebacee, per cui già riducendo il consumo di questi alimenti ci sono dei miglioramenti. Questa è l’azione diretta ma ce n’è anche una indiretta, sul microbiota che costituisce la maggior parte dell’intestino. Si parla del microbiota come di un vero e proprio organo, è un mix di batteri che popola il nostro intestino (la flora batterica intestinale) che pesa da 1 a 2 kg, con 100 miliardi di cellule e fino a 4mila specie di batteri!
A livello fisico, quindi, un’alimentazione corretta non solo regola il microbiota ma ha un effetto antiinfiammatorio.
Intestino infiammato = pelle infiammata.
Oltre a quelle cutanee anche altre patologie beneficiano di un’alimentazione povera di zuccheri, latticini e glutine, quest’ultimo non è più quello di una volta, è modificato e provoca intolleranze anche in chi non è celiaco.
La gran parte del sistema immunitario è nell’intestino ed è regolato dal microbiota, quando è alterato il microbiota si altera anche il sistema immunitario.
La gran parte delle patologie cutanee, note come malattie infiammatorie croniche cutanee, sono a volte anche autoimmuni, a cui contribuisce un sistema immunitario alterato.
Dermatite atopica, psoriasi, orticarie… Le orticarie croniche sono un incubo per noi dermatologi perché non si trova mai la causa nonostante il paziente si sottoponga a una infinità di analisi ed esami. Cortisonici e antistaminici non risolvono.
L’alimentazione può contribuire a risolvere le orticarie perché i mastociti responsabili dell’orticaria comunicano col microbiota intestinale, dove viene prodotta anche l’istamina.
Una buona alimentazione, oltre a far star bene la nostra pelle ci aiuta anche nella sfera emotiva. La serotonina, infatti, l’ormone del benessere è prodotto dai batteri del microbiota intestinale. Quando siamo tristi, spesso, abbiamo l’intestino infiammato. Un circolo vizioso da cui non è facile uscire…
Come trattare la pelle secca?
Sicuramente aiuta utilizzare prodotti a base di ceramidi, sostanze che compongono la barriera cutanea, saponi non schiumogeni senza sles e più oleosi ma pure assumere acqua è basilare perché la pelle secca indica anche una scarsa idratazione. Perciò il consiglio è di bere un paio di litri di acqua durante tutto il giorno, non in una volta, e non durante i pasti.
Un aiuto arriva anche dalla vitamina E perché, oltre a essere un potente antiossidante, idrata la pelle in profondità. È una vitamina liposolubile che va assunta dopo i pasti.
L’attenzione a ciò che si mangia va di pari passo con l’integrazione di vitamine e antiossidanti estratti dal cibo, questo perché la frutta e verdura di adesso non sono quelle di una volta.
Già solo limitando latticini e zuccheri semplici il microbiota migliora, poi si può ricorrere ai probiotici ma devono essere specifici per ogni persona ed esigenza. È sconsigliato il fai da te, in casi di disbiosi, ad esempio, a volte può essere necessaria una pulizia intestinale con prodotti specifici.
Indico anche l’acido butirrico un acido grasso a catena corta che va a nutrire le cellule dell’intestino e ha un effetto antinfiammatorio. Dopo il riequilibrio del microbiota consiglio, per il mantenimento, integratori a base di questo acido.
Il secondo livello
Riguarda un organo molto connesso con l’intestino e la pelle, il cervello. Pochi sanno che pelle e cervello nascono insieme, dallo stesso foglietto embrionale, prima sono uno, e poi si separano pur mantenendo il contatto.
La parola chiave del secondo livello è stress. La malattia del nuovo millennio gioca un ruolo fondamentale al punto che è stata creata una branca specifica della medicina.
La PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia indica il ruolo dei sistemi endocrino e immunitario in tutte le patologie. Gli squilibri del sistema immunitario sono alla base di tutte le patologie infettive e tumorali, in queste ultime il sistema immunitario è deficitario, mentre in quelle infiammatorie e autoimmuni il sistema immunitario è iperattivo.
Il cervello produce neurotrasmettitori e ormoni e regola direttamente tutti gli organi e il sistema immunitario. Non si può più pensare che lo stress cronico non influenzi la nostra salute. Lo stress acuto come strategia di sopravvivenza è funzionale ma il punto è che noi arriviamo a quello cronico che ci porta all’esaurimento, per cui le ghiandole surrenali si esauriscono e si squilibra il principale ormone antinfiammatorio che può essere salvavita, il cortisolo.
Le patologie infiammatorie cutanee hanno proprio origine dallo stress.
La pelle, organo di sfogo, emuntore, elimina non solo le tossine dell’alimentazione ma anche tutto quello che tratteniamo compreso lo stress.
Questa un’altra componente fondamentale su cui lavorare con strategie adeguate personalizzate e che presuppongono un lavoro anche profondo. La ricettina e via non funziona!
Ogni dermatite è diversa perché ogni persona è diversa. Ogni terapia deve essere cucita addosso alla persona.
Respirare, fondamentale!
Uno degli strumenti principali per regolare e ridurre i livelli di stress è la respirazione. Possiamo non bere e non mangiare ma senza respirare non c’è vita.
La cosa più scontata è diventata quella più difficile, respiriamo molto superficialmente e questo non ci fa bene, perché la respirazione, oltre a ossigenare le cellule è il principale strumento di equilibrio del nostro sistema nervoso autonomo. Questo sistema, che non possiamo controllare, regola il battito cardiaco, la peristalsi ed è costituito del sistema nervoso simpatico, che ci tiene attivi nella prima parte della giornata, e da quello parasimpatico, governato dal nervo vago che aiuta a entrare nel rilassamento nella seconda parte della giornata.
Come dormi? Hai difficoltà a dormire? Sono alcune domande che solitamente pongo ai miei pazienti. Quando siamo in iperattivazione il sistema nervoso parasimpatico non si attiva di sera. Per questo la respirazione diventa importante per il riequilibrio di questi due sistemi.
Prescrivo esercizi specifici per ciascuno associati alle visualizzazioni.
Uno dei poteri della respirazione, a parte riequilibrare la bilancia nervosa, è riportarci nel qui ed ora. Si può meditare anche svolgendo le attività quotidiane con presenza osservando il respiro. Lo yoga fa bene perché è basato sula respirazione, calma e riporta nel presente, risulta utilissimo per trovare il contatto con noi stessi.
Tuttavia ai pazienti molto iperattivi consiglio di fare qualcosa che consenta loro di sfogarsi, rilasciare l’energia accumulata, anche il camminare in presenza.
Stare molto tempo al telefono ci disconnette col presente.
Una delle “cure” che prescrivo è quella di fare un bagno di natura, potentissimo.
C’è bisogno proprio di poco per stare bene, non “ciò che è normale” a cui siamo abituati, ma ciò che è naturale, ciò che il corpo richiede.
Il kefir fa bene all’intestino?
Contiene fermenti, fanno bene, ma tutto dipende dall’intestino del singolo. Per beneficiare al massimo di probiotici, del kefir bisogna avere un intestino sufficientemente in equilibrio. Nella disbiosi, ad esempio, può dar fastidio.
Anche gli alimenti fermentati possono aiutare molto ma dipende dal terreno della persona.
I latticini fanno sempre male e a tutti?
Di base non sono un alimento biologicamente utile per noi. La funzione del latte è far crescere, contiene ormoni. La sua proteina, la caseina, facciamo fatica a digerirla e infiamma l’intestino. Se poi si è convinti che il latte contiene calcio è forse importante sapere che invece, può avere l’effetto opposto per via dell’acidosi che provoca.
In generale, per chi ha un’infiammazione importante intestinale di base o una problematica cutanea, soprattutto l’acne, i latticini non sono indicati come per chi soffre di diabete, o di insulino-resistenza.
Secondo me, però, non bisogna essere assolutisti perché la privazione può non giovare.
La questione è seminare salute tutti i giorni, anche se ogni tanto mangiamo una pizza o il gelato che contiene latte…
Consigli per lo stress
Respirare, rallentare, fare quello che fa stare bene.
Le problematiche cutanee spesso riguardano i perfezionisti…
La pelle non ti vuole perfetto ma autentico. Cominciare col dire dei no agli altri e dei sì a sé stessi aiuta sicuramente a ridurre i livelli di stress che si generano quando ci si allontana dalla propria natura.
Il terzo livello
Collegato al secondo è il piano emozionale. La pelle è l’organo della relazione, del contatto. Nella parola contatto c’è la parola tatto, il senso della pelle, il primo che si sviluppa quando siamo embrioni.
Se non esprimiamo le emozioni è la pelle che lo fa per noi in modo che possa esserci chiaro.
Ritengo utile impiegare la gran parte del tempo all’ascolto empatico del paziente perché spesso questo permette di andare alla radice. Molte guarigioni, infatti, avvengono quando si diventa consapevoli dell’emozione che sta alla base di una certa manifestazione cutanea, che può essere anche una svalutazione, una vergogna (l’acne).
Quando c’è una dermatite spesso c’è una rabbia repressa, un fuoco che non si riesce a esprimere. Anche le zone del corpo dove si manifestano i sintomi sono significative e non casuali.
La crema al cortisone è un palliativo se non ci si occupa del mondo emozionale, il cortisone aiuta per un po’ ma poi il sintomo cutaneo ricompare da un’altra parte.
La pelle ha due funzioni: è un organo della relazione e del contatto, del confine. Altra tematica legata alla pelle è, infatti, il sentire l’invasione per non riuscire a stabilire i confini, soprattutto alla base della dermatite atopica, dove c’è un deficit di barriera cutanea.
La stessa psoriasi può rappresentare una protezione.
Spesso i problemi di pelle vengono proprio dalla mancanza di contatto e di amore. Vedo che le persone hanno estremo bisogno di sentirsi abbracciate, amate, viste, come a dir loro “io ti vedo”, “riconosco il tuo disagio”, “non sei solo”.
Negli ultimi anni, in cui siamo stati tenuti separati, c’è stata un’esplosione di patologie cutanee. Spesso, infatti, prescrivo i massaggi, proprio per questo.
Teniamo presente che se si è stressati, nonostante un’alimentazione perfetta, la pelle lo mostra.
La pelle ci parla e bisogna ascoltarla, dico ai pazienti preparandoli a stabilire un contatto con il disturbo. Oggi tendiamo ad anestetizzare tutto, se c’è un mal di testa subito prendiamo un antidolorifico, ma dovremmo considerare che i fastidiosi sintomi ci invitano a prendere contatto con noi stessi. Se troviamo il coraggio troviamo forza e bellezza, cioè la nostra autenticità.
La nostra pelle ci vuole imperfetti ma unici, stiamo bene quando manifestiamo ciò che siamo!
Nel disagio c’è la chiave per la guarigione, dove c’è un problema c’è la possibilità di guarire noi stessi e gli altri.
La sinergia tra i vari strumenti terapeutici può essere vincente.
Non sono contraria alla medicina ufficiale. Si possono fare tutte le terapie ma non si possono non ascoltare i messaggi del corpo.
Per avere una sanazione, cioè una sana azione, per rendere sano, bisogna agire sul livello emozionale e sul quarto livello.
Il quarto livello
L’anima è una dimensione fondamentale per la nostra salute ma poco contemplata dalla medicina occidentale. Non parlo dell’anima in termini spirituali, ma mi riferisco alla connessione con chi siamo realmente al di là delle apparenze, delle credenze, delle sovrastrutture che offuscano il nostro nucleo di luce, l’anima.
Questo perché va contattata quella parte profonda di noi che chiede di essere vista e manifestata.
Sono anche astrologa quantistica e ho integrato questa materia nella mia pratica medica, ovviamente, con i pazienti che sono disposti ad andare oltre.
Uno strumento è la Carta Natale, una mappa che ci riconduce alla nostra essenza. È la fotografia del nostro cielo di nascita. Ci aiuta ad assumerci completamente la responsabilità della nostra vita: perché siamo qui, quali doni e talenti sono da mettere al servizio, etc. (Astrologia quantistica; vedi la mia diretta o leggi l’articolo).
Ci ammaliamo quando non siamo chi siamo.
Anche un disturbo cutaneo lo verifico in base alla posizione dei pianeti.
Il pianeta principe della pelle e dei capelli è Venere, per cui guardo come è posizionato nel cielo di nascita. I segni governati da Venere sono la Bilancia e il Toro, il segno del contatto per eccellenza.
estratto della diretta con
Dermatologa, Esperta in Nutrizione, Omotossicologia, Astrologia Quantistica
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