L’influenza non è una malattia bensì un’impresa di pulizie, prevista da Madre Natura che ogni anno gira il mondo intero, proprio nelle stagioni in cui in famiglia si fanno le pulizie primaverili e autunnali. Spieghamo il perché. I due tubi che maggiormente si inquinano, essendo aperti all’esterno, sono l’apparato respiratorio e l’apparato digerente. Non a caso si parla di virus A per la sintomatologia respiratoria ( rinite e bronchite, muco e catarro) e di virus B per la sintomatologia intestinale ( nausea, vomito, diarrea). E’ noto che tutto ciò che esce dal Corpo porta fuori le tossine, ovvero disintossica. Dovremmo – col tempo e l’esperienza – aver capito che non c’è relazione diretta tra il vaccinarsi o no, e l’ammalarsi o no, indipendentemente dal tipo di vaccinazione o prevenzione adottata.
Si ammala chi è intossicato e ha necessità di ripulirsi. Sappiamo dalla biologia che la temperatura ideale per far moltiplicare i virus e i batteri è 37.5°C. Infatti in laboratorio le colture batteriche vengono tenute in termostato a tale temperatura. Il Corpo lo sa bene, e quando viene attaccato dai batteri o dai virus rialza la temperatura velocemente sui 39-40°C per rendergli la vita impossibile. La febbre rappresenta la cura già in atto: l’inFLAMMAzione (leggi fiamma) ha lo scopo di bruciare virus, batteri e tossine. Mantenendo la febbre ragionevolmente alta possiamo guarire in poco tempo. Abbassando la temperatura ci esponiamo invece a ricadute e complicazioni. Il Corpo sa cosa fare. Siamo noi che non sappiamo più ascoltarlo e assecondarlo, e pur di non avere fastidi ingurgitiamo subito farmaci di ogni tipo.
Ricordiamo bene: alla Natura si comanda solo ubbidendole.
Fonte: Dott. Lorenzo Paride Capello