L’Esperto risponde
Qual è la differenza tra costellazioni familiari e spirituali? Giulia
Risposta di Japhari Singh – Pasquale Aiese
Medico, Epidemiologo, Docente di Scienze Biosistemiche
La visione delle Scienze Biosistemiche.
Le costellazioni spirituali sono un’evoluzione delle costellazioni familiari, il campo morfogenetico che si realizza nella rappresentazione si nutre dell’esperienza meditativa del facilitatore. Il mediatore non creando immagini di sé stesso, privo di smanie salvifiche e allucinazioni terapeutiche, senza teatrali colpi di scena, sposta l’attenzione da se stesso verso l’esperienza,
Un compito che richiede molta disciplina e semplicità. Soprattutto la non necessità da parte di chi si propone con tale ruolo, di conseguire apprezzamenti e giudizi favorevoli su se stesso, spostando perciò il livello ad una responsabilità (abilità nel darsi risposte) condivisa.
Spesso capita che i cosiddetti costellatori (Bio-Neuro-Sciamano- costellatori), cosi come in genere avviene con i terapeuti, si sforzino di rappresentare la realtà attraverso la necessità di rappresentare se stessi, in questo modo, si mettono nel campo le incertezze e gli irretimenti di chi dovrebbe facilitare e, pur di sentirsi bravo, perde il viaggio che si era in buona coscienza proposto.
In tanti anni di esperienza anche meditativa, dove abbiamo appreso e verificato, grazie al Satnamrasayan, che la guarigione avviene attraverso la mente neutra, troviamo nelle Scienze Biosistemiche la possibilità di rappresentare direttamente il sintomo come relazione sospesa e, quindi, come guida per la stessa costellazione che diviene per questo “spirituale” ; ovvero semplicemente guidata da un linguaggio preciso che non può essere interpretato.
Perché questo si realizzi sono necessarie due condizioni:
1) l’esatta e millimetrica conoscenza delle 5 Leggi Biologiche,
2) la mente neutra dell’operatore che non ha bisogno attraverso l’esperienza di raggiungere la propria realizzazione personale creando un fenomeno terapeutizzante, quel fenomeno di assoggettamento che nel mondo occidentale ci ha resi schiavi di chi ci propone rimedi dopo averci privato della nostra capacità di intendere e di volere.
Risposta di Japhari Singh – Pasquale Aiese
Medico, Epidemiologo, Docente di Scienze Biosistemiche