L’Esperto risponde
Calli, duroni, unghie incarnite ci parlano. Ma cosa vogliono dirci?
Risponde
Fisioterapista, Osteopata, Riflessologo
Calli, se l’energia è repressa!
Diventa callo tutto ciò che non portiamo a coscienza!
Prendere coscienza vuol dire prendere distanza, se ciò non avviene diventa necessario proteggersi.
È così che ci creiamo un callo da continui attacchi verbali per un litigio dove non abbiamo potuto o voluto reagire.
Se non agiamo rispetto a un’emozione il nostro obiettivo diventa la difesa, perciò ci inibiamo (tratteniamo). Da qui la rabbia, dovuta a un’impotenza di reazione e a una frustrazione.
La rabbia è dettata da una tristezza inespressa (che crea spazio e vuole spazio).
Un’emozione non espressa tende a diventare callosità.
Cosa troverai in questo articolo:
Calli, varie letture…
Se situati sul calcagno denotano anche un possibile conflitto con il principio materno, oppure con il principio paterno se si trovano a livello dell’alluce.
Sono comunque legati alla rabbia repressa (che non è la cattiveria) o alla difficoltà al cambiamento assieme alle tensioni da responsabilità o da preoccupazioni.
I calli sono accumuli cheratosici nel derma. La pelle indurita denota un conflitto.
L’obiettivo è la difesa a livello psicologico.
La difesa = rabbia (il fegato è il generale d’armata)
I calli sono il movimento invertito di energia e denotano un rifiuto della mente a guardare in faccia un conflitto nascosto.
In base alla loro posizione si possono leggere, interpretare i problemi e le strategie in atto.
Il piede è uno scarico a terra di energia che libera la scarica emotiva non espressa dagli organi, usa lo scarico come la messa a terra dei nostri circuiti elettrici.
La callosità indica anche acidosi, dice che il corpo si sta acidificando a causa di un’alimentazione acida, di ritenzione idrica, di stress, di rabbia repressa. A seconda della zona dove si trova evidenzia un organo in difficoltà, in acidosi.
Un callo o un durone sotto le teste metatarsali parla di polmone, organo coinvolto nella comunicazione e nella respirazione. Può essere indice di desideri non realizzati che portano a una ricerca di spazio e di libertà, il sentire che ci sono cose che stanno strette.
Il polmone è l’organo della sensualità
Perciò una callosità sul polmone può indicare anche una richiesta di spazio e di libertà che spesso nei comportamenti porta degli scarichi nel fare “voglio tutto e subito” (quello che non ho).
Lo spessore del callo ci parla in modi diversi:
- Callosità sottile: il soggetto ha i polmoni coperti da un velo di catarro
- Se la pelle è bianca o secca: catarro secco e difficoltà a espettorare
- Un ispessimento simile a gelatina rappresenta un catarro grasso
- Se il callo ha un certo numero di piccole bollicine bianche sparse (non a granelli di rosario) tipiche di persone con allergie, sono in gran parte di origine psicosomatica
Callo o durone nella zona della spalla. La spalla è il polo dell’azione: dare, difendersi, abbracciare, amare, ricevere e alzare la mano per affermare la propria presenza o per una richiesta di aiuto non fatta. Con le braccia agiamo.
Callo sulla zona del timo: non riesco più a sostenere alcune condizioni.
Callo sulla zona tiroide: è coinvolto il Piano (progetto) della crescita personale, della spiritualità (essere spirituale nel senso del tempo che mi do!). Le rabbie del fegato impediscono la realizzazione delle mie necessità più profonde. Il blocco coinvolge la sfera dell’emotività e dell’amore.
Devo fare tutto in fretta ma ho le mani legate, non ho il tempo per me! Mi perdo nelle cose degli altri!
Unghie incarnite
Si trovano spesso nell’alluce. Sono spesso collegate a un senso di colpa o a rimpianti rispetto alla direzione intrapresa. Ci dano anche indicazioni sullo stato energetico del fegato e della milza.
L’unghia incarnita è collegata alla ghiandola ipofisi. Simboleggia lo stato di resistenza mentale alla ricezione di energie superiori (genitori, nonni, insegnanti), al processo di cambiamento.
L’incarnamento dell’unghia dell’alluce nel suo margine ungueale esterno parla di un aggravamento della situazione attuale e della funzionalità del fegato.
Parla della difficoltà di adattamento ai cambiamenti, al come ci collochiamo rispetto al resto del mondo.
L’intossicazione epatica, chimica o emotiva determina un indebolimento delle difese del sistema immunitario. Coloro che ne soffrono sono molto sensibili ed emotivi, mangiano molto, sono testardi, impulsivi, astuti, ciò che favorisce l’insorgere di tic.
Le domande da porsi
Zona Fegato
- Gelosia fraterna
- Mia mamma non è stata sincera con me!
- Problemi di perdita durante la gravidanza (aborto spontaneo o indotto)
- Non mi sento ammirato
- Sono sottomesso a mia madre
- Sento poco calore nei miei confronti dalla famiglia
- Sono bloccato dal mio futuro
Zona Milza
- Devo fare le cose di nascosto?
- La famiglia è molto unita ma il mondo esterno è molto pericoloso perché il mio clan mi allerta per tutto ciò che è esterno.
Unghia incarnita (milza)
- Cosa mi hanno nascosto i miei genitori?
- Sono afflitto dal bisogno di rifugiarmi dietro una corazza intellettuale
Fisioterapista, Osteopata, Riflessologo
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